Motivazione: 3 mosse per crescere

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Quando parliamo di motivazione intendiamo quell’insieme di pensieri ed emozioni che ci fanno stare volentieri dentro una situazione. Ci fanno sentire quell’equilibrio fra i nostri desideri e le nostre possibilità, e le cose vanno quasi da sole, senza fatica.

Di solito le persone cercano il piacere ed evitano il dolore (fisico o psicologico), quindi tendiamo ad evitare le situazioni stressanti, che ci stancano o che proprio non riusciamo a farci piacere.

Purtroppo nella vita di tutti i giorni è impossibile fare solo quello che ci piace. Lo so che è dura da accettare, ma è così.

Per arrivare a qualche indicazione utile per aumentare la nostra motivazione bisogna partire da come funzionano le “persone motivate”: secondo alcuni autori, il comportamento orientato ad un obiettivo è influenzato da 3 bisogni fondamentali:

  • bisogno di autonomia: avere possibilità di scegliere e di autodeterminare le proprie azioni

  • bisogno di competenza: avere dall’ambiente dei riscontri sulla positività delle proprie azioni, sul fatto che funzionano e che ci fanno percepire che siamo sulla strada giusta

  • bisogno di relazione: ricevere quelle conferme a livello sociale che ci permettono di sentirci inclusi e ben inseriti nel nostro gruppo di appartenenza

Se questi tre bisogni vengono soddisfatti, possiamo sperimentare quella che viene definita percezione di autoefficacia, fortemente legata alla motivazione e al raggiungimento dei nostri obiettivi.

Nel momento in cui arriviamo a sentirci efficaci in un compito, e quindi sufficientemente autonomi, competenti e ben adattati al gruppo e al contesto, possiamo sperimentare anche l’aumento della nostra motivazione.

Ecco 3 mosse per stimolare il senso di efficacia personale:

  • datevi obiettivi specifici ma raggiungibili: avanzare step by step è il modo migliore per non perdere energie e organizzazione seguendo obiettivi troppo astratti (“la felicità perpetua”) o poco raggiungibili (“la felicità perpetua” appunto). Suddividere un obiettivo di vita nei micro-obiettivi necessari per arrivarci è una buona strategia per toccare con mano risultati piccoli ma visibili, e proseguire passo dopo passo.

  • Cercate feed-back positivi: raggiungere piccoli obiettivi è importante anche per sentirci competenti. E’ importante quindi valorizzare i risultati raggiunti oltre che considerare le lacune che ci restano da colmare.

  • Curate le vostre relazioni: sembra banale e retorico, ma quello che gli altri ci dicono influisce molto sul modo in cui ci sentiamo. Se chi ci circonda ci restituisce le stesse emozioni di una paletta dei vigili davanti al nostro parabrezza, è meglio evitare di considerare quello che dicono. Certo, non possiamo avere solo riscontri positivi nelle nostre giornate, ma c’è chi fa dell’acidità una filosofia di vita: prendete con le molle i loro giudizi e le loro attribuzioni.

Resteranno sempre delle cose che proprio non sopportiamo di fare, ma se ci organizziamo un po’ meglio e ci alleniamo a focalizzarci su quello che sappiamo fare e che abbiamo imparato, può capitarci di sentirci più coinvolti e motivati in quello che facciamo.

Cene coi parenti escluse.

DR Daniele Boscaro

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